Questa è l’Outdoor Education

“L’ambiente si fa conoscere, scoprire, attraversare (e riattraversare), al contempo ci sfida con la sua complessità e con una molteplicità di problemi. Ci offre percorsi hands on, nutre motivazioni intrinseche – di movimento, avventura/rischio, costruzione, scoperta, immaginazione, problem solving – e, per farsi comprendere, richiede un approccio esperienziale intenzionale e sistematico che promuova empatia ambientale, apprendimento profondo, immaginazione di nuovi scenari e modi di abitare la Terra”.

Dall’introduzione di Questa è l’Outdoor Education, un laboratorio di Pedagogia itinerante  a cura di Liliana Dozza e Carla Cardinaletti, Zeroseiup 2022.

Il volume si chiede cosa sia l’Outdoor Education ed è frutto dell’impegno congiunto di ricercatori universitari, docenti ed esperti impegnati sul campo.

La sezione dedicata alle Piste di ricerca, intervento, formazione, ospita due contributi presentati da Vendül nel corso del 5° Convegno Intenazionale Educazione Terra Natura nel 2020.

Pensare come una montagna. Occasione per esplorare insicurezza e sostenibilità abstract

Uno dei luoghi privilegiati dove avviene l’incontro con il mondo naturale è l’alta montagna dove, a motivo delle peculiarità dell’ambiente, l’esperienza viene spesso mediata da figure professionali quali guide alpine maestri di alpinismo. La cosiddetta transizione ecologica pone questioni di fondo anche rispetto al ruolo e al modo in cui facilitare l’incontro con i luoghi ancora integri dell’alta montagna. Accanto al paradigma sportivo, in cui tecnica e performance sono parole chiave, si può immaginare un paradigma diverso in cui la figura della guida integra il proprio ruolo di supporto tecnico con una più ampia attenzione all’esperienza nella sua molteplicità di fattori. Cambiare paradigma significa favorire adattamenti, migliorare le conoscenze, contemplare la natura e i suoi abitanti, intesi come un sistema complesso, dotato di equilibrio, grazia e consonanza, da cui discende il nostro benessere e la nostra salute. Il contributo intende riflettere sulle modalità dell’andare per monti e sul ruolo della guida alpina più adeguate alle sfide della sostenibilità, ponendosi in dialogo soprattutto con il pensiero di Aldo Leopold. Essere sostenibili significa quindi pensare come l’ambiente dove ci si trova. Affrontare con consapevolezza la montagna e la sua mutevolezza significa ancora attivare l’arte di arrangiarsi stimolando fantasia e adattamento; saper guardare e sapere tematizzare si trasformano in una grande occasione per esplorare la sostenibilità. Michele Comi

Prepararsi a essere impreparati. Apprendere in natura per allenare le competenze
adattive e improvvisative abstract

Lo scenario contemporaneo sempre più VUCA – caratterizzato, cioè, da volatilità, incertezza, complessità, ambiguità – sembra richiedere una attenzione prioritaria allo sviluppo di capacità adattive, generative e di improvvisazione, intese come risorse delle persone e delle comunità in contesti di cambiamento. In questa direzione, si propone di esplorare il ruolo dell’apprendimento esperienziale in natura come risorsa formativa per prepararsi a essere impreparati. Questo approccio educativo promuove l’attivarsi di processi di apprendimento significativi emergenti dall’esperienza vissuta nei contesti naturali per loro essenza mutevoli e complessi. Il contatto con luoghi altri e il senso di avventura – con le sue diverse dimensioni interiore ed esteriore, individuale e di gruppo, la sua connessione con il rischio, con l’inatteso e l’imprevisto – rappresentano dimensioni esperienziali privilegiate per esplorare ciò che è per sua natura incontrollabile: la complessità, il futuro, l’alterità. Trovarsi fuori dalla propria area di competenza, significa attivare dinamiche di decostruzione e ricostruzione di significati, relazioni e abiti, sia cognitivi sia emotivi, aprendo nuovi spazi generativi e immaginativi. Parallelamente, la dimensione della riflessività apre opportunità di ri-costruzione di senso e consapevolezza, attivando itinerari di narrazione di sé e del mondo capaci di generare prospettive di visione e di azione su di sé e sul mondo nata in connessione profonda con l’ambiente. L’itinerario del contributo offrirà un’esplorazione delle prospettive di pensiero e di metodo utili a strutturare e/o destrutturare esperienze di apprendimento in natura affinché possano essere generative di capacità adattive e d’improvvisazione
in una prospettiva ecologia. Tommaso Reato