Pensare come una montagna – note dal campo 2023

Nei mesi di giugno e luglio 2023 si è svolto il ciclo di escursioni progettato e condotto da Vendül, promosso e sostenuto dal Comune di Torre di Santa Maria (SO), orientato alla conoscenza della montagna, destinato ai giovani, distinti per diverse classi di età.

L’esplorazione ha attraversato diverse fasce altitudinali, favorito incontri, scoperte, amicizie oltre a far fiorire i pensieri.

Attraverso l’esperienza diretta, la sperimentazione e il gioco è stato possibile indagare numerose peculiarità geologiche, storiche e ambientali, assieme alle connessioni nascoste o poco conosciute, oltre a imparare il rispetto per questi spazi così rari e preziosi.

La chiave dell’avventura ha mantenuto alta l’attenzione e il coinvolgimento dei ragazzi, favorendo l’apprendimento e contribuendo a migliorare la consapevolezza del muoversi in montagna.

Le escursioni sono state coordinate da Michele Comi, geologo e guida alpina. Diverse professionalità soso state coinvolte nella conduzione dei cammini, orientate alla miglior attivazione dei processi educativi e formativi. Hanno partecipato al progetto in qualità di facilitatori di esperienze: Valentina Fanoni, operatrice di teatro sociale, cantastorie, regista di teatro d’infanzia; Rossano Libera, alpinista e guida alpina; Gianni Manfredini, attore e divulgatore naturale; Andrea Mori, terapeuta forestale, artista e accompagnatore di media montagna; Tommaso Reato, formatore e conduttore di gruppi in percorsi di apprendimento; Riccardo Scotti, glaciologo e ricercatore e Joyce Vedovatti, guida ambientale escursionistica.

Attraverso la collaborazione con l’Associazione Sportiva Valmalenco Verticale si sono complessivamente svolte quindici escursioni, alcune di due giorni e una transfrontaliera, con il coinvolgimento di 154 ragazzi.

A ciascun partecipante è stato assegnato il kit dell’esploratore composto da zainetto e taccuino per gli appunti. La personalizzazione del kit ritrae alcune situazioni ambientali e luoghi significativi della Valmalenco (SO), indicati con il termine dialettale in uso nel rispettivo Comune di appartenenza.

Di seguito alcune note d’esperienza raccolte in cammino.

Cercatori di rocce

Vedere, udire, sentire da sé.

Bagnarsi continuamente i piedi nell’erba anche quando il clima è piovoso.

Vecchie case che raccontano le storie

Voci sottili sottili da ascoltare tra rocce e muri storti.

Per vagabondare con la mente ed essere aperti ai segnali delle cose.

Mettiamo il piede sul ghiacciaio

Accordarsi al ritmo del ghiacciaio.

Provare esperienze e attenzioni.

Acqua d’alta quota

Cerchiamo la via che conduce al lago turchese, verso il limite superiore del bosco.

Seguiamo indizi, scopriamo nidi, rocce e nuvole di polline dei mughi sollevate dal vento. Cuciniamo con ortica e raponzolo un’eccellente frittata.

Troviamo spazio, tempo e attenzione per scovare i dettagli delle cose.

Geo-arrampicata

Curiosità, entusiasmo e ricerca si attivano completamente grazie alla bellezza che ci circonda, quando giochiamo sulle rocce perfette che si alzano sopra i pascoli oltre i duemila metri.

Il “Toro Seduto” è la struttura dove arrampichiamo, richiama la varietà di forme del serpentino forgiato nei millenni dal lento lavorio di ghiacciai scomparsi.

Immersione nel bosco

Oggi ci muoviamo nel bosco con un tempo diverso, cerchiamo una tana in cui ripararci.

Chiudiamo gli occhi e camminiamo in silenzio per respirare l’odore della pioggia.

Facciamo amicizia con alberi, lumache e farfalle.

Notte al rifugio

Sentieri poco battuti, divagazioni, scalate, temporale, grandine, guado del torrente.

Vita in rifugio, dialogo con il larice millenario.

L’esplorazione attiva i pensieri.

L’attività di scrittura aiuta a farli emergere.

Scavalcare le Alpi sulle tracce di Ettore Castiglioni

Ci troviamo di fronte a tante situazioni nuove, sperimentiamo nuovi equilibri e guardiamo la montagna da un punto di vista molto più alto di quello solito.

Proviamo a ragionare su come attraversare questi spazi gestendo i possibili rischi e sperimentando tutte le occasioni che andiamo incontrando.

Rane, girini e serpenti

Scopriamo con meraviglia nel folto del bosco.

Coltiviamo l’osservazione curiosa, osserviamo i fenomeni, restando vigili e attivi, senza scopi da ottenere o obiettivi da raggiungere.

Fotografiamo senza scatti con la semplicità della grafite sul quaderno i nostri incontri e la nostra esplorazione.

Storie in cammino

Esploriamo gli adattamenti tortuosi e bizzarri delle piante.

Superiamo selve di ortiche che invadono i viottoli tra vecchie case nere di fumo.

Nel prato, all’ombra delle betulle, Gianni Manfredini da vita a SemiPazzi, spettacolo in cammino che parla di semi, strutture incredibili fatte per volare, galleggiare, rotolare, interrarsi, farsi aggrappare al pelo di chi li sfiora e rendersi appetibili a vari animali per farsi trasportare lontano.

Lungo la Cavallera

Non abbiamo fretta di arrivare, lasciamo spazio al tempo di ricercare e osservare.

Pranziamo al fresco sotto la chioma verde blu di un grande abete.

Cerchiamo e scopriamo pietre e cristalli nel greto del torrente, in un luogo avventuroso e inconsueto.

Esploriamo gli adattamenti tortuosi e bizzarri delle piante.

Il fantabosco

Passeggiando nel fantabosco ci siam persi. Senza tempo.

Trasformandoci in elementi naturali abbiamo camminato e sostato , giocato e scoperto. Con il fuoco cucinato del buon cibo e con le mani costruito capanne per accogliere insetti e umani. Scalzi camminato sulla via del muschio e nel pantano freddo e caldo grazie al comparire del sole.

Geo-escursione

Guardiamo dall’alto le gole scavate dalle acque di fusione dei ghiacciai del Bernina.

Impariamo a riconoscere i rischi senza pretesa di eliminarli.

Un piccolo cerchio di pascolo contornato da un filo di lana diventa un mandala, una finestra spalancata sul mondo della natura da osservare con cura.

Ci concediamo il tempo per cogliere dettagli, informazioni, per imparare il rispetto per questi luoghi e riflettere su quel che stiamo facendo.