L’esperienza non è una metafora. Note dal campo.

Come dopo ogni esperienza significativa, sento un flusso che mi si sposta dallo stomaco alla testa e voglio provare a fissarlo per iscritto in modo da metterlo a fuoco.

L’esperienza è l’inizio, è essa stessa facilitatrice di un processo di apprendimento che coinvolge chi la vive ed io a tutti gli effetti ieri l’ho vissuta, osservandola come spettatore unico e privilegiato. E mi sono stupito perché, pur non partecipando attivamente, ne ho fatto parte.

Non è sempre così ed è questo che mi fa riflettere.

Se voglio facilitare l’apprendimento e lo sviluppo delle persone con cui lavoro, devo evitare esperienze delle quali conosco già le soluzioni; il rischio è che queste mi rendano troppo sicuro di me e poco autentico nell’ascolto di ciò che accadrà. Non posso accompagnare i gruppi nei luoghi che conosco ma farmi accompagnare da essi laddove nascono i loro bisogni.

La strada, cominciata 20 anni fa lavorando con persone che a causa dei loro comportamenti hanno compromesso la loro vita e spesso quella degli altri, già da un po’ mi è tornata chiara; per proporre il cambiamento bisogna saper cambiare e avere coraggio, preparandosi ad  essere impreparati (cit. #vendul). Prima di tutti noi, che proponiamo esperienze come strumento di apprendimento.

Le aziende che hanno compreso questo, con fiducia ci permettono di uscire dal loro contesto abituale e poi non tornano più indietro; il setting formativo non può essere un corredo ma il punto da cui partire. La natura è il palcoscenico ideale per far accadere cose spettacolari e non spettacoli animati da persone che interpretano ruoli comodi e poco funzionali alla loro crescita.

Quando hai la fortuna di camminare per ore nel fango in montagna, dietro a 16 persone e 8 asini che sotto il diluvio cercano di trovare un’andatura giusta ad entrambi e la strada per ritrovarsi, non ti chiedi come poter facilitare la riflessione una volta arrivati; in quel momento osservi e cammini con autenticità insieme a loro.

Quando un enorme albero si è abbattuto sul sentiero precedentemente scelto perché le sue radici hanno ceduto e ciò riporta il gruppo sul sentiero del ritorno, ti rendi conto le tue domande del c(…) non sarebbero state quelle giuste e che il vero processo di apprendimento lo ha condotto qualcosa di molto più grande di te. L’esperienza non è una metafora.

Sandro

Per esplorare la nostra capacità di ascolto, pensiero ed azione in situazioni di incertezza abbiamo pensato ad un campus esperienziale formativo,: il prossimo 7 e 8 giugno Prepararsi ad essere impreparati, e il successivo 8 e 9, L’aula migliore è fuori, entrambi in Valmalenco (So).